Italianism e l’importanza delle parole visionarie
I concorsi non mi sono mai piaciuti. Mi mettono ansia. Poi sono guarita. Ho fatto i conti con le mie paure e ho deciso di usarle come benzina, carburante, energia. Ho deciso di trasformarle, o almeno di provarci.
Quindi da questa estate ho iniziato a prendere in considerazione l’idea di partecipare timidamente e con molta ansia (eh si, su quella ancora c’è da lavorarci) a i concorsi che potevano interessarmi. Ad oggi quelli a cui ho partecipato son due. Uno Ammerigano e uno italianissimo. Quello Ammerigano l’ho vinto (la fortuna dei debuttanti) e ve ne parlerò appena mi arriva a casa il premo. Quello Italiano no. Nel senso che ci sto partecipando adesso.
ITALIANISM è una conferenza creativa e un luogo di incontro della nuova scena visiva italiana. La prima edizione si è tenuta a Roma, il 10/10/2015.
L’obiettivo è quello di tracciare un quadro della produzione contemporanea: giovane, originale e di qualità. Di fare network e sistema attorno ad essa, sia che si sviluppi nel nostro territorio che all’estero.
I valori di riferimento sono quelli dell’eccellenza ideativa ed esecutiva, della reputazione e della capacità di competere con il panorama internazionale. La recente dispersione geografica dei talenti creativi italiani ha prodotto un fenomeno interessante di contaminazione progettuale e di ibridazione di metodo, per cui riteniamo sia più corretto parlare di “Made by Italians” invece che utilizzare la vecchia formula di “Made in Italy”.
Questo è la meraviglia che risiede nel progetto Italianism ( vi invito a visitarne il sito) e visto che quest’anno c’era un concorso aperto a tutti molto interessante dedicato all’interpretazione delle parole in collaborazione con l’Accademia della crusca ho pensato potesse essere un buon banco di prova, di confronto e di incontri.
Partecipare è molto semplice, basta iscriversi utilizzando la propria mail, dopodiché arriva diretta in casella la parola designata e da li avete tempo fino al 13 Ottobre a mezzanotte per inviare la vostra opera che interpreti visivamente la vostra parola.
Vi metto il link diretto al concorso: italianism.it/dieciparole
La parola che mi è capitata è stata BRAVO l’ho interpretata utilizzando un tema a me molto caro, quello dei cuori sacri, estrapolandolo dalla sacralità religiosa e inserendolo invece in una sacralità dialettica, di senso e significato. Ogni cuore sacro è un ex voto dedicato all’utilizzo della parola BRAVO.
Spero vi piaccia. Se sì andate sui profili social di Italianism come Instagram e Facebook, cercatelo e mettete l’ormai arcinoto Like. Così mi aiuterete per la selezione finale del concorso. 🙂